Con o senza … Maria
Scritto da NORMA ALESSIO.
Nel giorno di Pentecoste, anniversario del dono della Legge al Sinai (Es 19), che ricorda l’antichissima festa giudaica della mietitura, a Gerusalemme ci fu un avvenimento inaudito … “si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi di vento che si abbatté impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo …” (Atti 2,1-4).
Nell’arte abbiamo numerose opere che raffigurano questo momento; hanno tutte la stessa impostazione, ma una è la differenza sostanziale: in alcune è presente Maria, in altre no. Andrea Dall’Asta architetto e gesuita va oltre la pura corrispondenza alle Sacre Scritture e interpreta la presenza di Maria come “simbolo della Chiesa che accoglie lo Spirito di Dio, la nuova sposa di Dio, la nuova comunità dei credenti, l’amata del Cantico dei Cantici.”
Prendiamo come esempio interessante l’affresco nella Cappella degli Scrovegni a Padova, dipinto tra 1303 e il 1305 da Giotto e aiuti. La scena si svolge all’interno di una stanza dove ci sono dodici apostoli seduti, e la luce sovrannaturale rossa che, irradiandosi dal soffitto, investe i convenuti. L’interpretazione data pare fedele al racconto di Luca negli Atti degli apostoli dove non è menzionata Maria, ma al capitolo 1, versetto 14, leggiamo anche che “Maria, la madre di Gesù”, con altre donne e i fratelli del Signore facevano parte del primitivo nucleo della comunità ecclesiale. Il racconto dell’effusione dello Spirito Santo non nomina né Maria né altri, ma inizia affermando che “Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. “Tutti” può significare quindi che, insieme agli apostoli ad alcune donne e ai fratelli di Gesù, ci doveva essere anche Maria.
Così, dal Medioevo in poi gli artisti collocheranno la Vergine al centro del gruppo degli apostoli, come nel dipinto (un pannello dell’armadio degli argenti) del 1450 circa, del Beato Angelico, pittore domenicano, che troviamo nel Museo di San Marco a Firenze. Nella parte alta, al centro, corrispondente alla stanza al piano superiore dove erano soliti riunirsi gli apostoli, c’è Maria, frontale, in preghiera, in piedi. Gli apostoli sono numerosi e sulle aureole le fiammelle della potenza dello Spirito. In corrispondenza di Maria, nella parte inferiore, c’è una porta chiusa e ai lati uomini che provengono da diversi ambienti etnico-culturali, in abiti contemporanei, riconoscibili soprattutto dai vari tipi di copricapo orientali, che, stupiti e perplessi, come ci riferiscono gli Atti degli Apostoli, (2, 7-8) dicevano: “Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? …”.
Altro dipinto è quello di Tiziano Vecellio, eseguito tra il 1545 e 1546 a Venezia, ora in Santa Maria della Salute, dove Maria, fulcro visivo della composizione, si trova direttamente sotto lo Spirito Santo e solleva le mani in un atteggiamento di adorazione, di estasi e di preghiera, mentre contempla la luce che scende dall’alto. Agli esterni alcune donne e gli apostoli agitati e gesticolanti che sembrano uomini che “si sono ubriacati di mosto”(Atti 2,13). Alcuni hanno lo sguardo sollevato verso l’alto e tra questi, in primo piano, in ginocchio, Pietro a braccia aperte, identificato dalla chiave che tiene nella mano, sembra parlare; un altro sembra interrogarsi su quanto sta accadendo pettinandosi la barba; un altro ancora, sulla destra, tiene un libro sottobraccio per cercare la conferma dell’evento nelle Sacre Scritture; altri sembrano conversare tra loro e un ultimo sullo sfondo sta con il volto abbassato, abbagliato dalla luce ricevuta. Qui, oltre ai raggi di luce abbiamo la colomba simbolo dello Spirito Santo, la stessa che discende su Gesù nel momento del battesimo come riportato nei vangeli sinottici e in Giovanni (1,32) che, nelle parole di testimonianza di Giovanni Battista, dice “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui”.
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In copertina Maia Morgenstern , che interpreta Maria nel film “The Passion” di Mel Gibson.