Calpestami

22 Febbraio 2023Lorenzo Cuffini

Scritto da  LORENZO CUFFINI.

Per il mercoledì delle ceneri.

“Polvere sei, e polvere ritornerai”.

“Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai” (Gen 3,19)

Quando mi hanno consegnato le ceneri di mia madre, ero troppo svuotata per provare altro dolore . Troppo strazio avevo sopportato in quei lunghi giorni della terribile agonia. Solo, provavo un gran stupore e una incredulità anestetizzata; una vita, una vita intera ridotta in quella scatoletta, che non sapevo bene come toccare, come guardare, come sentire. Poi, chiarissimo, mi è arrivato dal recondito dei miei ricordi, la frase “ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”. E non era ancora più assurdo, che nel vuoto di quei momenti, proprio quelle parole giganteggiassero nel silenzio? In me, che non credo più da quando sono bambina? In me, che ho smesso la fede come ho riposto  le bambole, chiuse tutte e due nel baule dell’infanzia? Eppure, più me le lasciavo risuonare, più mi sembravano le uniche capaci di reggere l’assurdità sospesa di quella circostanza. Quella polvere, quelle ceneri io le avevo in mano, in braccio, nella mia vita, nel  mio cuore.Questo siamo, questo ritorniamo. Non era religione, era la verità.” (1)

 

 

Ecco l’esempio di una ri-scrittura esperienziale diretta. La tua vita ti riscrive sotto il naso un pezzo di Scrittura, ed è tanto più vero e incisivo dal momento che succede e viene avvertito da una persona che si definisce “ non più credente”. A dimostrazione del fatto che la Parola è detta per tutti, ed è in grado di parlare anche a chi non crede.

 

Convertiti e credi al Vangelo

Già: convertiti. Non tutto fila via semplice e chiaro. Anzi. La nostra storia ci dimostra che quella stessa Parola, anche se crediamo, anche se crediamo fermamente e con passione, in certi casi sembra non bastarci. Penso a tutte quelle che persone per le quali la vita è una lunga e ininterrotta quaresima, se non addirittura una lunghissima settimana santa che sembra non arrivare mai alla pietra rotolata via della domenica mattina. Penso a quali echi può suscitare, in questi casi, l’invito  quaresimale alla “ conversione”.

Gli ho urlato contro molte volte, e ho paura che non sia ancora finita.Non me ne vanto certo, ma mi domando come sia possibile evitarlo. Ci sono momenti in cui l’assenza di Dio diventa insopportabile e la fede deve resistere  a forza agli urti del sentimento, della ragione e soprattutto, del dolore. Bestemmiare è orrendo. Contrariamente a come suona, sono convinto però che possa anche essere una amara e disperata lingua di preghiera. “Riconoscere” Dio, in certi momenti, anche solo per protestare e urlargli contro, è già tanto, è fede pura. Il Dio di Gesù Cristo questo lo sa. Continuare ad accettarlo, e a sentirlo Dio, anche in quei “ momenti” ( che magari durano anni) di Suo vuoto e di Sua assenza, è in fondo il riconoscimento più forte e più vero che possiamo offrirgli. La Provvidenza di Dio non si spaventerà certo per la tua unghiata rabbiosa  e pienamente giustificata: tacerà e piangerà con te, ne sono convinto, rivivendo quell’urlo di Gesù in croce che aveva in fondo lo stesso sapore accusatorio delle tue parole “ Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (2)

In una scena intensa del film SILENCE di Martin Scorsese, uno dei missionari gesuiti, devastato dalla persecuzione e dall’essere obbligato ad assistere alle torture a cui sono sottoposti i cristiani “da lui” convertiti, in ultimo cede al ricatto e alla abiura e calpesta l’immagine del Cristo. Un momento prima, si sente risuonare all’orecchio queste parole.

Vieni avanti, adesso. Va tutto bene. Calpestami. Comprendo il tuo dolore. Sono nato in questo mondo per condividere il dolore degli uomini. Ho portato questa croce per il vostro dolore. La tua vita è con me, adesso. Calpestami.” (3)

__________________________________

  1. Brano di una corrispondenza privata
  2. Da ” Il viaggio indesiderato“, pag.(106,107)
  3. Silence, film di Martin Scorsese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.