La Bibbia di John Huston (o di Dino De Laurentiis?)

17 Novembre 2017Lorenzo Cuffini

Scritto da  DAVIDE BRACCO.

 

Questa è una storia del tempo che fu. Una dichiarazione questa che sembra davvero banale, parlando di Genesi e di creazione del mondo, ma che assume un duplice significato se parliamo anche di uno dei kolossal più strambi e particolari della storia del cinema.

 

 

incipit

 

 

In principio fu un produttore quale Dino De Laurentiis (Fellini, Risi, Visconti, De Sica lavorarono, tra gli altri, con/per lui) che ai primi anni sessanta intende cimentarsi nell’impresa di portare sullo schermo la più grande storia mai raccontata, la Bibbia,  da dividersi in due film tra Antico e Nuovo Testamento, da affidare in staffetta ai massimi registi dell’epoca quali Bresson, Fellini, Kurosawa. Un’idea folle in partenza nel pensiero di un produttore capace di imporsi come creatore delle opere prodotte e di asservire all’idea i migliori registi: ma in questo caso il progetto appare presto irrealizzabile per differenti visioni e personalità. Pertanto  si limita dopo poco ad un film su Genesi sotto la regia di John Huston, un anglo-irlandese ben lontano da qualsiasi mistica e certamente non animato da un proposito didattico quale quello del De Laurentiis.

 

bibbiafilm

 

Il film è pertanto un’opera calligrafica e tuttavia sghemba nel suo intento pedagogico e artistico capace di creare cortocircuiti fin dalle prime scene della creazione. Il produttore infatti affidò ad uno dei più grandi fotografi dell’epoca Ernst Haas (uno dei fondatori dell’agenzia Magnum) un budget strepitoso per girare il mondo e filmare dal vero le eruzioni vulcaniche, le grandi cascate, mari e foreste come testimonianze dei primi giorni del creato. Immagini ancora oggi notevoli (e che certo influenzarono pochi anni fa il Malick di Tree of life) ma che – poco dopo – vengono subito contraddette dal pittorialismo facilone che dipinge le scene di Adamo e Eva, qui rappresentati stereotipati con il primo uomo  – con ciuffo novello James Dean – e la prima donna dai lunghi capelli biondi (per non sbagliare interpretata da una svedese…).

 

adamo ed Eva

 

Dopo la visione delle forze selvagge e primigenie di Haas assistiamo ad un rassicurante Paradiso Terrestre rappresentato dal fotografo Giuseppe Rotunno in un giardino di una villa fuori Roma trasformato in uno zoo hollywoodiano.

Un film eclettico come non se ne girano più (ormai tutti omologati in visioni finte-autoriali) che mischia il livello colto con quello popolare, l’intento artistico e quello pedagogico proprio di un tempo di 50 anni fa quando il cinema, prima della visione televisiva in famiglia (e delle serie scaricabili per visioni privatissime su singoli dispositivi), era IL medium e non una opportunità tra le tante.

 

genesi

 

  • Immagini tratte da ” The Bible . In the beginning” ( 1966, John Huston)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.