Quando a riscrivere è la Sindone (3)…….
“….Insieme al percorso verso la Sindone e al suo significato, è questo appello a venire qui che dà a pensare. Prima del «segno» della Sindone, interpella il «segno» di questo invito, di questa proposta, di questa provocazione.
Non si tratta propriamente una novità. Le Ostensioni della Sindone hanno una lunga e articolata storia. […] Forse perché la «venerazione» dell’agosto 2018 è rivolta esclusivamente ai giovani, il legame tra giovani e Sindone rivela però ora tutta la sua originalità. C’è infatti qualcosa di più profondo, di ancor più paradossale e, per certi versi, intrigante, che ritroviamo in altre esperienze di fede dedicate ai giovani.
[…] Non si tratta di ipotizzare un legame tra i giovani – di epoche e provenienze diverse – e il mistero della Croce e della Sindone. Esso è un dato di fatto. Ma cosa può svelare, in una…notte di mezza estate?»
(dal testo di meditazione e di approfondimento edito da Effatà e preparato per i duemila giovani che si sono iscritti all’eccezionale venerazione della Sindone a loro riservata, nella notte tra il 10 e l’11 agosto 2018.)
Già: che cosa puo’ svelare ?
Nel mezzo del suo silenzio, un risposta folgorante. Che ri- scrive l’idea stessa di Dio.
” A – B – C
Le ricordate, no, le tre opzioni?
La domanda era: chi è quest’uomo?
La risposta A è : non è mai esistito.
B: è esistito, ma non sappiamo chi sia stato.
C: è il Figlio di Dio, Dio Lui stesso.
Ora, se fossero vere la A o la B, non ci sarebbe altro da aggiungere.
Se non che questa immagine – oltre al passato – rimanda anche al presente.
Alle innumerevoli, infinite immagini dello stesso tipo che ogni giorno si ripropongono. Ai quattro angoli del globo.
Ma… e se fosse vera la C?
Certo, potrebbe essersi sbagliato Lui.O potrebbero avere esagerato i suoi discepoli.
Però non possiamo escludere la possibilità che avessero ragione.
Se davvero quest’uomo, morto, fosse per un caso Dio…Beh, allora cambierebbe tutto.
Perché allora Dio sarebbe un’altra cosa rispetto a quello che si pensa.
Collega di umanità.
Complice di corpo.
Esperto delle mie esperienze.
Uomo dei miei dolori.
Un Dio fratello.
Amico.
Che sa quello che sento e capisce quello che provo.
Allora, spiega tutto, questa risposta C?
Tutto chiaro, certificato,lampante?
Ma no. Per niente.
Però una piccola rivoluzionaria risposta, questa opzione la regala.
Ed è la risposta alla domanda che ci tormenta tutti, se siamo credenti.
E che alimenta le ragioni dei non credenti.
Ma dove era Dio?
Dio, dov’era?
Dove era Dio quando mi è arrivato addosso il dolore?
Dove era Dio quando ho incontrato la sofferenza innocente? Davanti alle catastrofi, alle stragi?
Questa immagine, nel suo silenzio, ci dà , folgorante, una risposta.
Era qui, Dio.
Avvolto in questo lenzuolo.
O in un lenzuolo come questo.
Morto per noi.
Per salvarci e liberarci tutti. Nessuno escluso.”
- Testo tratto da “SINgDONE, Uomo tra noi”, 2015, Concerto reading per la Sindone, by LaPastCulTo.
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https://www.youtube.com/watch?v=2xhmQ3EiSKg
E se Dio fosse uno di noi – Eugenio Finardi. 1996
E se Dio fosse uno di noi
Solo è perso come noi
E se Lui fosse qui
Seduto in fronte a te
Diresti sempre si
O chiederesti:
“Come mai ci hai messo qui
con tutte queste illusioni
e tentazioni e delusioni!”
E, e, poi perché
E se, Dio c’è
E se e se c’è
E se Dio fosse uno di noi
Solo e perso come noi
Anche Lui con i suoi guai
Nessuno che Lo chiama mai…
Io so cosa farei
Lo guarderei dritto negli occhi
E chiederei
Se c’era almeno una ragione
O se è una punizione
Oppure è stato solo un caso
O una disattenzione
E, dai, se ci sei
E, dai, come mai
E, dai, se lo sai…
E se Dio fosse uno di noi
Solo e perso come noi
Anche Lui con i suoi guai
Nessuno che Lo chiama mai
Solo per dire: “come stai?”
E invece chiedono attenzioni
Di far miracoli o perdoni
Oppure dare assoluzioni
E se Dio fosse uno di noi
Solo e perso come noi
Anche Lui con i suoi guai
Nessuno che Lo chiama mai
Solo per dire: “come stai?”
( Eugenio Finardi)