Sul web: la riscrittura “faidate”
Scritto da LORENZO CUFFINI.
Tra i tanti tipi di riscrittura possibili e praticati, ne esiste uno estremamente diffuso e tipico dei nostri giorni, caratterizzati dal ricorso massiccio e capillare all’uso quotidiano del web. Si tratta di una forma di riscrittura artigianale e domestica, fai da te, per così dire, basata sulla disponibilità praticamente illimitata di materiali esistenti e reperibili in rete, e sulla possibilità di poterli selezionare, trattare e combinare liberamente con una sufficiente facilità e in piena autonomia.
A ben vedere, molto di quello che si trova quotidianamente sul web puo’ essere considerato una riscrittura virtuale della realtà: a 360 gradi. Postare una immagine o un tweet è certamente una forma di comunicazione immediata e rivoluzionaria, nel suo essere libera e worldwide, ma si presta benissimo a far circolare non solo la realtà dei fatti, quanto la “riscrittura” di quei fatti che io- che pubblico sul social del momento – reinterpreto e filtro attraverso il mio punto di vista e di opinione.
Applicato al campo della Scrittura, accanto a una massa di siti, blog, gruppi che si dedicano espressamente a trattarla in rete sotto i più vari aspetti, quello che colpisce e su cui qui ci si sofferma è la presenza di moltissimi battitori liberi, che praticano una loro riscrittura personale e autonoma; è la rete, nei suoi meccanismi di ricerca, che te la propone poi, in modo orizzontale e paritario, a fianco di altri esempi, assai più celebri e rinomati.
Tra i tanti possibili, proponiamo due casi a titolo di esempio. Alla base di entrambi c’è l’episodio narrato dal Vangelo di questa domenica, (III domenica del Tempo di Pasqua, Anno C, Gv 21, 1-19) . Tutti e due gli autori lo riscrivono, mescolando le immagini di una narrazione cinematografica, un canto religioso come colonna sonora, l’inserimento didascalico di parole sovrapposte sulle immagini.
Di seguito, il brano di Scrittura originale e le due “rielaborazioni” tratte da youtube.
“«1Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. 4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare.8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. 9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. 15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».”
______________________________________
- Primo video : ” Pietro, mi ami tu? ” pubblicato da Marco Varello , canto da ” Compromettersi per Cristo ” di Giosy Cento.
- Il secondo video: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo“, pubblicato da stefano0923, canto di sottofondo ” Servo per amore “, Gen Rosso . Le immagini dei video sono tratte dal film The Gospel of John ( regia di Philip Saville, 2003)