Tommaso,prima della fede : ” Io vivrò senza di Te.”
Riscritture inconsapevoli 2020 (6)
Tommaso:provare per credere ( Giovanni 20, 24-25)
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
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Tommaso non c’è. Tommaso non vede. Tommaso non crede. La sua protesta razionale di incredulità è netta, radicale, provocatoria. Ma, nonostante tutto, non è definitiva. C’è quel ” se non ” a tenere aperta la partita: pone delle condizioni, ecco. Piene di pretese, impudenti, persino temerarie. Ma sono la piccola zeppa che tiene socchiuso uno spiraglio. E poi, Tommaso non crede, ma non molla. Non pianta tutto e tutti, Non se ne va. Resta. L’attaccamento a Gesù è tale che Gli rimane fedele, pur non credendo nella Sua risurrezione. Otto giorni di orizzonte chiuso, di solitudine, di incomprensione con gli amici. Ma di passione e di legame assoluto con il suo Maestro.
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Senza te
Anche se ancora non so
Come io vivrò
Senza te
Io senza te
Solo continuerò
E dormirò
Mi sveglierò
Camminerò
Lavorerò
Qualche cosa farò
Qualche cosa farò
Sì qualche cosa farò
Qualche cosa di sicuro io farò
Sì, io piangerò
Basta pensare che non ci sei
Che sto soffrendo inutilmente
Perché so
Io lo so
Io so che non tornerai
Io senza te
Solo continuerò
E dormirò
Mi sveglierò
Camminerò
Lavorerò
Qualche cosa farò
Qualche cosa farò
Sì, qualche cosa farò
Qualche cosa di sicuro io farò
Sì, io piangerò
Io piangerò
Io piangerò
Io piangerò
- Ascolta il brano a questo link:
- “Riscritture inconsapevoli” , ovvero una piccola raccolta estiva ed estemporanea di canzoni: scritte dai loro autori per motivi e contesti tutti diversi, eppure in grado di evocare e rappresentare, almeno a qualche orecchio, un pezzo di Scrittura, che si riscopre lì dentro, come inconsapevolmente richiamata.