Trasfigurazione by David Maria Turoldo
Scritto da LORENZO CUFFINI.
Questo testo dedicato alla Trasfigurazione, è stato scritto da David Maria Turoldo per la seconda domenica di Quaresima , il 18 marzo del 1963. E’ tratto da una particolare raccolta di inediti, che le Edizioni Dehoniane di Bologna hanno pubblicato con il titolo «Le stelle in cammino» .
Più che una riflessione , si presenta come una vera e propria riscrittura dell’ episodio del Vangelo: potente e visionaria, mescola insieme prospettive teologiche, esistenziali, profetiche, ecclesiologiche, pastorali e mistiche. E’ scritta nello stile scolpito di Turoldo, con le sue frasi secche, tronche. ribattute, essenziali. Prosciugate fino al massimo della concisione, e sempre pronte a esplodere in un concentrato di significati. Seguendo – nella lettura, specie ad alta voce -la scansione imposta dalla punteggiatura, ci si accorge che siamo davanti a una specie di prosa in versi, o, se vogliamo, a una lirica in prosa.
Quella che segue è una versione liberamente adattata del brano di Turoldo, reimpaginato e “riscritto” nella sua veste di struttura, senza nulla aggiungere o togliere a quanto scritto dall’autore.
“È una domenica da interpretare con quella scorsa.
Cristo tentato, le tenebre, la notte:
oggi è giorno della luce.
Luce – notte: le componenti del cosmo.
Il dramma dell’uno e dell’altra che si cozza nell’uomo.
Cristo : sintesi di questo dramma.
Un corpo che gronda luce.
Il punto massimo della storia del mondo
è raggiungere questa trasfigurazione.
Domenica di verità teologica, e di biologia del mondo.
È il dramma della terra:
aspetta di arrivare alla luce ,
a immergersi,
e diventare luminosa.
Luce: simbolo misterioso della realtà divina.
Il corpo di Cristo
è lo strumento dell’esplosione della luce.
Oggi è il momento della sua terrestrità.
Tutte le cose attendono il rivelarsi di questa luce;
forse è il momento più delicato del Vangelo.
I cristiani
sono invitati a salire la montagna,
a trasfigurarsi col Cristo,
a immergersi dentro la nube luminosa.
“Prese i discepoli…”.
Gioco sottile tra Dio e le creature:
una componente celeste,
e il peso della terra
che ci trascina.
Lasciarsi prendere:
ecco l’attuazione della Quaresima interiore.
Per questo dobbiamo distaccarci dalle bassure,
abbandonare la pianura
intraprendere il viaggio dell’ascesa.
È sempre in alto che avvengono le cose.
Salire, ma con Lui.
Troveremo una Chiesa che trasuda luce ,
che noi credevamo morta.
In cima , col Cristo .
Così gli interlocutori,
quelli che rappresentano tutta la storia
e tutte le energie messianiche:
Mosè – rappresentante della legge,
Elia – rappresentante dei profeti.
Da lassù vedremo
tutti i misteri della terra che si rivelano.
I discepoli vorrebbero rimanere,
ma prima devono anche loro trasfigurarsi.
Ridiscendono
per risalire
l’altra montagna del Calvario.
Capito questo, possiamo piantare le nostre tende:
abbiamo raggiunto la luce!».
David Maria Turoldo.
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In copertina : Sieger Koeder, Trasfigurazione.
Sì, siamo la luce del mondo. Secondo San Paolo siamo chiamati a crescere sino alla misura di Cristo. E Cristo è la Luce del monndo.